Gaeta, 13 gennaio 2105. “Bastaย con la speculazione e la disinformazione sugli immobili della Difesa da valorizzare, facciamo chiarezza!” ย L’Assessore alle Opere Pubbliche Cristian Leccese interviene sulla questione dei beni della Difesa, insistenti sul territorio comunale, non piรน utili agli scopi militari. Inseriti nel Decreto attuativo dell’Agenzia del Demanio, datato 24 dicembre 2014, i beni Casa โTostiโ, Caserma โCialdiniโ con Torrione dei Francesi, Forte Emilio Savio seguiranno la nuova procedura tracciata dal decreto Sblocca Italia (articolo 26, comma 2), ai fini della loro valorizzazione.
“Il M5S e i loro sostenitori si sbagliano in modo plateale, hanno preso una cantonata e stanno facendo una brutta figura, per la voracitร , di volersi attribuire un merito agli occhi dell’opinione pubblica. Dicono che grazie a loro Forte Emilio รจ tornato alla Cittร . Niente di piรน falso ed errato! – afferma Leccese – Lo scorso dicembre, dopo diversi incontri, ho confermato personalmente al Ministero ed allโAgenzia nazionale del Demanio la disponibilitร del nostro Comune ad affrontare il procedimento di valorizzazione e recupero di Casa Tosti, del Torrione Francese, della Caserma Cialdini e di Forte Emilio Savio. Grazie a questo nostro impegno Gaeta รจ riuscita ad inserire nel Decreto โSblocca Italiaโ i tre beni che rappresentano un pregio storico ed artistico per lโintero territorio e che potranno finalmente essere oggetto di progetti di recupero e volano di economia, turismo e posti di lavoro. Forte Emilio, insieme agli altri due beni succitati, grazie ad un accordo con l’Amministrazione comunale e l’Agenzia nazionale del Demanio, proposto e concluso dal mio Assessorato, รจ stato inserito in un Piano di “valorizzazione” che prevede NON IL PASSAGGIO AL COMUNE, bensรฌ la possibilitร di avviare l’iter di variante di destinazione d’uso al fine di poterlo concedere in concessione ad un privato che lo ristrutturerร e lo gestirร per 40 anni. La proprietร rimane dello Stato. Il Comune parteciperร all’iter per le competenze urbanistiche”.ย
La procedura stabilita dal Decreto attuativo prevede che entro 30 giorni lโAgenzia del Demanio, dโintesa con la Difesa, limitatamente agli immobili in uso al medesimo e non piรน utili alle sue finalitร istituzionali, possa fare una proposta di recupero dellโimmobile con diversa destinazione urbanistica, ยซanche previa pubblicazione di un avviso di ricerca di mercato per sollecitare la presentazione della proposta da parte di privatiยป.
Lโaccordo di programma sottoscritto da Comune, Demanio, Difesa costituisce variante di destinazione dโuso e va completata entro 90 giorni e ratificato dal Comune entro 30 giorni con delibera del Consiglio Comunale. Approvata la variante urbanistica, Demanio e Difesa (limitatamente a immobili in uso al medesimo e non piรน utili alle sue finalitร istituzionali) procedono alla valorizzazione attraverso vendita, concessione o costituzione del diritto di superficie degli immobili. Se non si arriva allโaccordo di programma entro i termini รจ possibile chiedere lโintervento di un commissario ad acta che ยซprovvede alle procedure necessarie per la variante urbanisticaยป, in questo caso perรฒ gli enti locali coinvolti perdono la quota dei proventi della valorizzazione.
“E’ chiaro, dunque, che gli immobili in considerazione non rientrano nel patrimonio comunale, come erroneamente affermato dai nostri detrattori. Ma c’รจ di piรน. A questi errori vanno aggiunti quelli del passato, manifestazione di totale incompetenza e non conoscenza dei corrette procedure amministrative: la precedente Amministrazione Comunale aveva richiesto al Demanio tutti i beni attraverso l’istituto della concessione gratuita, istituto non percorribile in quanto detti beni NON SONO SOTTO VINCOLO ARTISTICO / STORICO. In questo ambito, di cosรฌ grande interesse generale,ย ci saremmo aspettati dai nostri detrattori una stretta collaborazione e non la piรน totale disinformazione per puri scopi propagandistici”.
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“Adesso ย procederemo spediti verso la definizione delle pratiche amministrative โ conclude Leccese โ per coinvolgere tutti gli Enti interessati allโespressione dei relativi pareri. Lโobiettivo รจ quello di trasformare questi beni in strutture ricettive a sfondo culturale ovvero delle โresidenze storicheโ. Lโennesimo risultato importante per la nostra Cittร che punta a ridare smalto e dignitร ad un territorio abbandonato da decenni dove lโinteresse di pochi era rivolto a se stessi e non alla collettivitร โ.
Addetto Stampa del Sindaco
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