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Dal 1976 incredibilmente vera

Serie C Reg. Play-Off Final Four, la Pallavolo Fondi vince una battaglia 3-2 vs. Cali Roma XIII e vola in B2

Pallavolo Fondi 2013-14 PLAY-OFF WINNER with Aldo Conte picPallavolo Fondi-CALI Roma XIII 3-2 (25-27, 25-21, 25-15, 20-25, 15-8)

In un Pala Fonte con un calore di pubblico dei bei tempi, la Pallavolo Fondi ritorna prepotentemente in B2, vincendo una gara finale dei Play-Off da cardiopalma contro un C.A.L.I., sorprendente, rispetto agli altri 3 precedenti di quest’anno. Un 3-2 che si e’ avuto non giocando come si conosce, ma che alla fine fa esplodere di gioia. Applausi alle locali per aver sfiorato l’impresa, nonostante solo nel 5 set hanno realizzato il 1 punto.

 
ASD PALLAVOLO FONDI 1976:1 Francesca Super Catwoman Rosati, 2 Vanessa Polly Petrella (LIBERO), 4 Denise Zompa Zompatori, 4 Klarissa Lara Mrs. Kler Floridi, 8 Rossella The Wall Imputato (CAP), 9 Simona Herrero Suarez, 10 Marcella Marela Negrao Alla, 11 Fabiana Fabulosa Federici, 12 Roberta Percoco, 14 Mara Boom Boom Mancini. ALLEN. Sebastiano Savastano VICE ALLEN. Marco Saccucci DIRIG.ACCOMP. Armando Iacovello
 
POLISP. DILETT. CIRCOLO AZIENDALE LAVORATORI ITALCABLE ROMA XIII 1971 ACILIA:3 Fabiana Ceci, 4 Alessia Cecchini, 5 Elena Bernardi, 7 Domitilla Bonardi (LIBERO), 8 Erika Liguori, 9 Francesca Peleggi, 10 Arianna Rossi, 16 Martina Esposito (CAP), 17 Emanuela Fratini, 18 Francesca Nardini, 22 Melissa Di Carlo, 40 Valentina Arrigo. ALLEN. Marco Fratini VICE ALLEN. Valentina Melillo DIRIG. ACCOMP. Antonio Napolitano
ARBITRI: Giuseppe Achille (Bitonto, BA) e Valentina Dominici (Palestrina) SEGNAPUNTI: Valentina Angeloni (Roma).
Assenti. Nelle fondane, Donatella Massarone. Nelle romane, 2 Sofia Tavella, 12 Claudia Lucci e 13 Ludovica De Rossi.
 
Ecco il sestetto base.
 
FONDI: Federici, Rosati, Imputato, Suarez, Mancini, Alla.
CALI: Esposito, Arrigo, Fratini, Liguori, Peleggi, Nardini.
Servizio al Fondi nel 1° e 3° set.
 
Andiamo alla gara.

Nel 1°set, sul 3-2,  Erika Liguori che cala il poker. Da qua, si apre il viaggio in sorpassi. Mara Mancini sul 4-8 cala il tris e Fabulosa Federici cala il poker sul 9-11, obbligando il team dell’Italcable al Time Out sul 12-11. Sul 14-13, al tris di Fratini,  ancora Fabulosa Federici a fare 4 punti consecutivi. Imputato da una parte e Liguori dall’altra, salgono in cattedra. Con l’equilibrio, dovuto anche ad errori da una parte all’altra, la gara sembra ormai andare verso la vittoria a favore delle pontine. Ma sul 24-22 il team caro al presidente Iannitti si blocca, commette errori e ne approfitta Valentina Arrigo che cala il tris. Seppur si arriva sul 24-24, il team capitolino a tagliare per prima il traguardo. Finale: 25-27 in 28′.

Nel 2°set, si parte da Alla in P1. Repetita Iuvant per il Cali.Si parte in equilibrio fino al 6-7 in cui  la siriaco – napoletana Alla a calare il poker. Dopo il cambio Cecchini per Arrigo, vari sono i parziali per 3-0: sul 10-8 con Fabulosa Federici al servizio (nonostante il cambio Bernardi per Fratini sull’11-8 e il Time Out avversario al punto successivo), sul 15-11 con Liguori e Time Out fondano. Sul 16-14, prima Peleggi (coadiuvato da altrettanti errori evitabili avversari) e poi Mara Mancini che risponde con 5 consecutivi (solo al referto, servono Time Out e cambio avversario Arrigo per Cecchini). Sulle righe salgono Rosati, Imputato e Mancini da una parte e Nardini e Arrigo dall’altra. Ancora equilibrio con Nardini e poi doppio cambio nelle file tirreniche: Floridi per Federici e Percoco per Alla (richiuso sul 24-21). Finale: 25-21 in 27′.

 Nel 3°set, nelle sud pontine, la siberiana Floridi al posto di Suarez. Nel team dell’Italcable, Bernardi al posto di Fratini.La situazione si rafforza a favore delle guerriere di Sebastiano Savastano. Seppur non sono al 100%, la siberiana in ottima forma.Parte la Pallavolo Fondi con parziali brucianti e tanti saranno i cambi nel team che gioca ad Acilia: prima Fabulosa Federici con 6-0 di parziale, nonostante il T.Out sul 4-0 e il cambio finale Cecchini per Liguori. Sul 6-1, tris di Catwoman Rosati, nonostante il cambio Fratini per Bernardi sul 7-1. Sul 9-2, il capitano Imputato ne fa 5 e obbliga il cambio Ceci per Arrigo. Francesca Rosati e Boom Bomm Mancini ne danno di santa ragione, Polly Petrella occupa qualsiasi parte del campo per prendere palloni e Fabiana Federici sempre un direttore d’orchestra del Concerto di Vienna. Arrivano 2 risposte da 3-0 per le capitoline: prima con Cecchini e poi sul 18-8 col capitano Esposito, nonostante vari cambi: richiuso Arrigo per Ceci sul 15-6 e Rossi per Fratini sul 16-7. Ultimo parziale alto sul 20-13 con Imputato (originaria della provincia di Napoli). Finale: 25-15 in 22′.
Nel 4°set, entrambi presentano i sestetti del 2° set. Ma nelle rossoblu’,  Floridi al posto della bonaerense Suarez. E, nelle avversarie, si parte per la prima volta con Arrigo in P1.La stanchezza dei due teams si sente e solo in 3 casi ci sono parziali di 3-0: sul 14-14 con capitan Esposito, sul 16-18 con Fratini (obbligando il cambio Suarez per Floridi, richiuso per sul 24-18) e sul 18-21 con Liguori (nonostante il cambio Zompatori per Rosati per rafforzare la difesa al punto precedente). Sul 20-24, Ceci sostituisce Valentina Arrigo. Finale: 20-25 in 25′
 

Nel 5°set, il team del DS Antonio Iacovelli parte con  Fabulosa Federici al servizio. Repetita Iuvant per Roma XIII.Sui visi delle guerrieredel trio SaSaIa (Savastano, Saccucci, Iacovello) ti viene in mente subito la canzone dei Survivor Eye of Tiger. Niente le fa paura.Lo 0-1 sarà l’ultima volta in cui il team caro alla provincia di Roma vedrà il segno più. Qua ci sono solo 2 parziali di 3-0, ma tutti cari al team del Castello Gonzaga. Attimi di paura per uno stiramento a Mara Mancini. Ma solo illusione. Ecco che infatti l’artiglieria pesante del Fantastico Trio SaSaIa non ha pietà: Catwoman Rosati, Bum Bum Mancini e The Wall Imputato fanno tornare in mente alle capitoline il 13 e 14 Feb. 1945 (il bombardamento di Dresda). Con l’Inaffondabile Polly Petrella (libero uscito dalle acciaierie di Pittsburg), Federici direttrice delle operazioni di vittoria e la siberiana Floridi che gioca a battaglia navale (nei spazi liberi, piazza palloni con precisione), non ha scampo. Ormai la forza d’urto fondana  devastante. Sul 6-5  Mara Mancini e sul 9-6 la siriano-napoletana Alla. Ormai il team nato nel 1971  alle corde e la ciliegia sulla torta la dà la devastatress of match(la devastatrice del match), ovvero Francesca Rosati: con un salto flot da mandare in delirio il pubblico e gli appassionati di pallavolo a livello mondiale, mette fine ad ogni speranza di vittoria avversaria. La Pallavolo Fondi taglia il traguardo per prima. Finale: 15-8 in 15′.

 
A fine gara, esplode la gioia e le lacrime tra le fila fondane che festeggiano fino alla fine la meritata B2. Grande delusione, ma applausi a tutto il team del Cali Roma XIII per aver dimostrato, nonostante gli altri 3 precedenti, di essere un team forte.
Ecco le parole del coach Sebastiano Savastano.

Una vittoria del gruppo. Il lavoro fatto in palestra, le sudate, i sacrifici, gli sforzi e la collaborazione di tutti, hanno fatto sì che arrivasse la meritata B2. Ad inizio anno, l’obiettivo era fare un campionato di centro classifica, divertirsi e senza preoccupazioni. E’ arrivata una promozione giustissima. Ho 60 anni. Ma così mi rendo conto che vale ancora la pena vivere queste emozioni. Abbiamo vinto una partita difficile contro una squadra che ha giocato benissimo: non voglio prendermi meriti perchè credo che queste ragazze meritino il nostro applauso sia per il campionato sia per questa fase finale”.

Top-scorer.
 
FONDI
Francesca Rosati (3+6+5+2+4) = 20, Rossella Imputato (6+4+3+5+0) = 18, Mara Mancini (2+3+4+4+2) = 15, Marcella Alla (2+1+2+1+2)= 8, Klarissa Lara Floridi (0+0+3+2+0) = 5, Fabiana Federici (3+1+1+0+0) = 5 e Simona Suarez (3+1+0+0+0) = 4.
CALI ROMA XIII
Erika Liguori (6+1+0+6+3) = 16, Francesca Nardini (3+5+2+5+0) = 15, Valentina Arrigo (3+3+4+3+1) = 14, Francesca Peleggi (2+1+2+4+1) = 10, Emanuela Fratini (2+1+3+1+0) = 7, Elena Bernardi (0+1+0+0+0) = 1, Martina Esposito (0+1+0+0+0) = 1.
Top-serve.
FONDI: Fabiana Federici 23pt., Rossella Imputato 22, Francesca Rosati 18, Marcella Alla 17, Mara Mancini 16.
CALI ROMA XIII: Erika Liguori 21, Emanuela Fratini e Valentina Arrigo 15, Francesca Peleggi 14, Martina Esposito 13, Francesca Nardini 10.
I PRECEDEDENTI. 4 vittorie su 4 per il Fondi quest’anno.
 
STAGIONE 2013-14
C FEMMINILE (2014)
 
REGULAR SEASON (DOM)
 
AND. 191 Fondi-CALI Roma XIII 3-1 (25-23, 21-25, 25-15, 29-27)
 
RIT. 45 CALI Roma XIII-Fondi 0-3 (18, 20, 21)
 
 
COPPA LAZIO 1°TURNO
Lun 32 CALI Roma XIII-Fondi 0-3 (8, 10, 18)
PLAY-OFF FINALE
Sab 315 Fondi-CALI Roma XIII 3-2 (25-27, 25-21, 25-15, 20-25, 15-8).
Per ora, vacanze per Fondi. Per le romane, l’estate dovrà riservare sorprese.
 
L’EMOZIONE DI VINCERLA ANCH’IO.
S.Antonio da Padova. Anno dei mondiali 2010. Quando si dice che ti si chiude una porta e ti si apre un portone. Anzi, ti si spalanca un mondo fantastico chiamato Sperlonga.Un colpo di fulmine, come quando vedi una donna. Il desiderio di lavorarci lì  come bagnino di mare fino a 95 anni in uno dei più bei posti in assoluto.Le estati buttate a Scauri (quoziente intellettivo sul turismo = 0), fanno capire che mondo fantastico che la perla del Tirreno.Non solo pilu(come il mio sindaco preferito Concetto La Qualunque, detto Cetto, diceva), ma tanto e tanto altro. Picciriddi ca quannu me taliavano, vogghiunu vinire in brazzu cu mia (amo i bambini alla follia).Ma nello sport, per l’amore verso la più bella disciplina femminile(se fosse stata maschile, non avrei MAI messo piede nelle palestre), mi ha fatto capire che oltre quel mio paese dove vivo, ci sono realtà e mentalità  migliori.Già nella stagione 2012-13, in cui era avversaria del team del paese dove vivo, grazie alla mia piccola bibbia sportiva locale (Golfo Sport), amavo andare a vedere le gare loro e scrivere ed esaltare chiunque giocasse bene. E fu un anno particolare. Io vidi queste forti fondane giocare, ma nonostante in classificasi classificarono male, io dissi: Questo è un team da Play-Off. Sono gli infortuni che penalizzano questa situazione.

Il team del mio paese vola poi in B2. E fui felice perchè sono tifoso, ma lo sfizio me lo sono tolto di fare una telecronaca (ho cercato di essere come il mio idolo giornalistico, Fabio Caressa). Anche se come il grande Fabio, non ce ne e’ per nessuno.L’estati, passate alla Landa Desolata (talmente desolata che non usavo il costume a pantaloncino), da su la torretta a collegare i primi colpi di mercato di un team che merita (ora, finalmente) la B2.

Un gioiellino da lasciar a bocca aperta tutti chiddi ca la talianu, mi chiese: Mi farebbe piacere giocare all’ombra del team del Castello Gonzaga. Come potevo non aiutare una bella società  e una forte giocatrice? Di giorno si chiama e di sera si allaccia.Finalmente, arriva il si. Il gioiello di Latina sbarca a Fondi. Ma, successivamente, trovo altre belle novità : una, sempre proveniente da Latina, che per affondarla devi spararla (che libero). Una per fine prestito quasi sempre top-scorer, in regia una zebrotta come me, proveniente dal paese di Martufello e una figlia d’arte. E per ultimo, la siberiana (che muscoli che ha).
Ci lasciano una che si crede di essere da B, un libero per lo studio, una regista (ora mamma di nu picciriddu)Io a bordo campo, a fare articoli, per Golfo Sport e qualche foto. Piano piano le conosci. Bedde, energiche ed entusiasmano.Dove abito io, ero ormai arrivato al capolinea. Chiedevo di far l’addetto stampa e telecronache, ma scelsero altro. E mi impongono di rinunciare alla cosa che mi piace per far il segnapunti. Prima promettono: solo 2 gare, poi sei libero. Io accetto. Ma non è così. E’ una croce che ti porti dietro. Passo inosservato, non considerato. Messo là . “E’ una gara a chi dà di piùâ€, si dice là . Significa: devi dare tutto, senza ricevere nulla. I meriti lo devono prendere solo le “parti alteâ€, gli altri no.Io ho fatto conoscere quella TV locale e il sito ovunque. E ovunque conoscono quella TV locale, grazie a me. A me, non va nessun merito. Peccato. Ma si va avanti.
Arriva Natale. Che bello a Fondi. Scambio di auguri, il pensiero di Natale. Tutti partecipi e felici. A me anche hanno pensato. E a dove abito? C’è qualcosa per me? Neanche una foto insieme. Scambio di regali fra loro, per me, nulla. Da chiarire: non ho chiesto MAI “piccioliâ€, ma ci sono che non si possono comprare: la considerazione. L’amicizia, l’amore, la passione, lo stile sono cose che non si possono ottenere con denaro.Intanto i mesi passano. A casa Fondi, chiedo di andare in trasferta. Posto per me c’è. Bene. Si sostiene il team. L’inaffondabile Polly s’inventa barbiere: e taglia i baffi a Seba da Cancello e Arnone. Promessa fatta e tanto di video. E di maglia rossa. Si esce dalla Coppa Lazio. Ma no problem, c’è il campionato. Si perde contro le V azzurre capitoline. Iniziano i Play-Off. Ritrovi un’atleta avversaria che vidi a Minturno (forte). Si combatte. Si vince là e al San Bartolomeo di Fondi, c’è  il mio “gioiello di Latina sopracitato†fa 7-0 di parziale e fa alzare tutto il Pala Sport in piedi (completa: bella, forte, sempre col sorriso, fimmina primizia cu i cabbasisi). E urliamo: tutti al Pala Fonte.
Nel mio paese, ormai, è finita. Il cuore lo metto con le giovanili. Chi ha sbagliato, non si sa.La settimana della finale e del mio compleanno, tutti in palestra ad allenarsi. Ti ritrovi sorprese. Bello rivederle in azione. Dal vivo, ancora di più.
Si arriva al 30 MAGGIO (giorno del mio compleanno). A fare prima il segnapunti alle piccole, poi ad aiutare i coach. Poi, pasterelle e chiacchierata fino a tarda sera. Che belle risate.Vado a dormire stanchissimo, ma contento. Volevo passare una giornata differente, ma non è stato possibile per una serie di situazioni. Ho passato un compleanno non come altri, quindi bello.
Il giorno dopo, era arrivato il gran giorno. Decisi già il da fare: vestirsi di rossoblù. Gli stessi colori della cosa che amo di più: Minturno. Ma Sbandieratori “Le Tre Torri†e Oratorio. I veri amori. Nello sport, si sta tramontando.
A Roma c’è la finale. Quella finale che io chiesi che venisse fatta al Pala San Bartolomeo, dove le “stelle†giocano in casa. Peccato. Era migliore la struttura. Lo scorso anno, d’altronde, IO proposi allo staff del team dove vivo di fare là le finali della C Femminile. Là si fecero, che emozioni. Ma i meriti vanno a loro. Nessuno dice che l’idea è partita da me.
Quest’anno, a Fondi, sarebbe stato fantastico. Ma le “seccie†mandate da chi mi critica, hanno avuto la propria ragione. “Questo, a fare le telecronache, è meglio di tanti di qua. Se poi se ne accorgono, faremo una brutta figura. E’ il miglior addetto stampa che abbiamo avuto, ma ora non ci serve piùâ€. Sussurrano tra loro quelli cari al team del fiume Garigliano.
Sul bus, quanta gente. E una certa “Buccia†, forte anche lei, si siede al mio fianco. Pensate: c’è una palleggiatrice che milita in un team che lottava, in B2, per il salto di categoria e in palleggio darei voto n.c. Quindi, “Buccia†può pensare ad una categoria nazionale.Si arriva e non si riesce a guardare neanche 1†della gara precedente. Quindi, mente pulita.
Appena arrivati, saluto e abbraccio la mia PAESANA, originaria di Scauri, dello SPES. Le ho messo vari Golfo Sport da parte.Io, in campo, al fianco delle ragazze. Ecco il riconoscimento: io al fianco di un caro allenatore terracinese che ha allenato le giovanili e dò il “Gimme Five†alle ragazze.
Poi, cerco di rettificarmi le formazioni. Ma prima, questo SIGNORE di Terracina mi dice: Aldo, mi vuoi dare una mano alle palleggiatrici? E io. Come no! Poso subito la borsa in panca e di corsa (e in sincronia) faccio tutto bene (ecco il risultato). Il direttore di gara proveniente da un posto dove si mangia favolosamente, mi dice: Aldo, ora devi salire.
La gara si sa come va a finire. Basta leggere sopra. Alla fine, esulto come un pazzo. L’ho vinta anche io sta gara. Vicino alle ragazze, stavo benissimo. Scatti da “Sacco 100metrista†in palestra a raccattar palloni. Un “Giant barese†che mi abbraccia forte, il DS che guarda la partita da “freddoâ€, ma che aveva il cuore in ebollizione.
Ma c’era anche la mamma (che donna!) della mia “palleggiatrice preferitaâ€, quella che ora sta nella terra che sogno di andarci di nuovo (mi manca troppo) e di prendermi la cittadinanza (God Bless America): la mamma del Fenomeno Ailin.
Io che alzavo la platea a fare tifo: cosa mai viste.Alla fine, scendo in campo. Uno dei responsabili mi dice: dove vai? Io: guarda che io prima ero quello che stava allenando le palleggiatrici. Entro in campo, mi faccio fare la foto dal più grande VOCALIST sportivo che conosco (Peppe, mitico).
Alla fine, mi abbraccio con i due terracinesi allenatori di questa “famiglia†chiamata PALLAVOLO FONDI. Ma col 2° (colui che mi chiamò a dare una mano alle palleggiatrici), un abbraccio fortissimo. Che emozione: presente anche io sul campo ad allenare. Mai successo prima.Nel salire sul bus, ecco che si avvicina il gioiello che portai dalla ns. provincia a Fondi e che ho aiutato affinchè la sua richiesta sia accettata. Quella che ha emozionato nell’ultima gara casalinga col 7-0 di parziale (forza della natura, fantastica giocatrice). Vò a pizzetta bianca? OK. Ma la cosa bella “ca u zitu suiu†(boyfriend, come si dice in Italiano ….?) chi chiama: Aldo, Complimenti. Un grande sorriso: in passato, non c’era il sereno. Fa piacere della mia professionalità . Al cuore non si comanda.
Me ne torno a casa. Sorridente. Ma sapevo che il giorno dopo c’era il mio Città di Minturnomarina da vedere.
Qual è il messaggio che voglio mandare allo staff del team di dove vivo? Io questo volevo, considerazione. Semplice. La mia meritata visibilità , il mio spazio,voce in capitolo, soprattutto un AIUTO in situazioni non belle (e si potevo fare) e le telecronache (se si poteva fare, OK. Se non era possibile, si doveva imporre all’azienda di farlo, visto che io sono stato dal marzo 2007 nel team dove vivo, quindi 7 anni. Sono un veterano. Oppure, visto che altri vengono chiamati in quell’azienda, dopo 4 anni bisognava per forza chiamare anche me). Considerazione significa anche andare in tutte le trasferte da percorrere (in questo caso) nella nostra regione. Sarebbe bastato andar anche a Ostia: una telecronaca e tutto finiva bene.
No guerre, no litigi. “Come possiamo esserti utile? Sai, a me piace tanto fare le telecronacheâ€. OK. Farai questoâ€. Questo bisognava dirmi. Così, mi si dimostra anche riconoscenza.Invece, per gli altri, c’era interesse ad accettare le loro richieste, a me no. Se dove vivo, avessero usato lo stesso sistema usato dove io ho condiviso le emozioni con il team in cui sto parlando ora (Fondi) o dove quest’anno ho condiviso la promozione in B1 (stesso girone del team di dove risiedo), sarebbe stato migliore. Nessuno ora fa le cose per devozione o gloria. Basta ascoltare le richieste e non dire sempre di no (i maleducati dicono sempre di no alla stessa persona) e tutto è fatto.Ma tante cose non sono andate. Non si scrive qua. Si parla. Ma si sa. Ciò che di buono per una persona, lo si deve fare per tutti. No chi viene supportato e chi no.
Mi trovo bene qua. Che presidente SIGNORE. Lo staff ha stima di me.
Tornando a sorridere, mi deve far riflettere tutto ciò. Ora IO mi godo questo periodo di gioia con quest’altro team confinante con Sperlonga, Terracina e Monte San Biagio.
Ecco la lista.
1 Lo scorso anno, la conobbi anche come libero. Forte. E vederla volare in cielo e schiacciare in quella maniera, lascia tutti a bocca aperta. Sempre col sorriso.
2 Lo scorso anno, questo libero, la vidi in azione contro Minturno. Niente di male. Io e lei diversi da tutto, nel tifo e orientamento. Ma il suo star sempre sereno piace. Se avessero mandato lei contro i kamikaze giapponesi, l’avessero fatta Generale della Marina (inaffondabile).
3 Facile innamorarsi a primo impatto. Ma se la vedi giocare, ti alzi in piedi ad applaudirla in continuazione. Forza della natura, piccola di statura ma che vola verso il cielo. La conosco da tempo e già a Cisterna era tosta affrontarla. Gioiello.
4 A Monterotondo, parlarono molto di lei. “Ma che si prende gli steroidi� Come fa ad avere muscoli così? Dalla Siberia, in Italia. Che forte. Molto aperta. Uno che ai miei GOLFO SPORT ci tiene assai. Siberiana.
5 Spalla travagliata. Ha fatto parte del team nella prima parte del campionato. La grande scrittrice, poi, non è riuscita a far parte del gruppo nel 2014.
6 Anch’essa, ha chiuso a Natale 2013. Lo studio ha preso il sopravvento.
7 Mostruosa, forte, piena di energia. A Minturno le dissero: Ma è un maschio? O è un mostro? Forte anche nel carattere. Ha avuto spazio, tanto da fare l’ultimo punto nella semifinale. She’s a tiger.
8 Uno dei posti più incantevoli delle isole napoletane. Dopo Capri, c’è Procida (anche se Ischia si vede da casa mia come uno spettacolo). Il sangue suo è campano, della provincia di Napoli. A 6 anni, mise piede in palestra. Lei, centrale, si è accollata tutto il team sulle spalle, rischiando di diventare “sgobellataâ€. Lei, il capitano, sempre costante e autrice di grandi giocate e varie volte top-scorer. Un orgoglio per questo comune.
9 La conobbi quando giocava va a Minturno. La rividi, dopo molto tempo, ben 4 anni fa. Rimasi emozionato e senza parole. Di fronte a tanta bellezza e, poi, ad una grande personalità , c’è da togliersi il cappello. In campionato, ha sempre dato il là . Herrero.
10 La sua “vecchia†terra d’origine (i suoi avi, il suo cognome) è la terra cara alla bandiera con 2 stelle orizzontali verdi. سوريا, SÅ«riya (Siria). Fascino da notte d’Oriente nelle sue giocate. Emigrò nelle nostre zone dalla città più orientale d’Italia: Napoli (città di bei ricordi, ma che può diventare la più bella del mondo). Unacentrale “gettonatissimaâ€.
11 Dal paese che, per me, ha lo stadio con la visione più bella in assoluto (l’Anfiteatro), sbarcò una zebrotta che mi ha sorpreso di gara in gara sempre di più. Vederla da vicino, come se stessi giocando con lei, con i suoi palleggi da sogno, non c’è nickname più azzeccato. Energia, forza e grande senso. Fabulosa.
12 Art for art’s sake (in ENGLISH), l’Art pour l’Art (en FRANCAISE), Ars gratias artis (LATINO & Metro- Goldwin-Mayer). L’arte per l’amore dell’arte. E’ palleggiare è un’arte, anche se si eredita da un genitore. Papà , il magnifico. Lei, una grande. Le ho viste le sue delizie, quando venni chiamato ad aiutare le palleggiatrici in finale.
14 Aver rivisto la versione pallavolista di Raymond Michael Mancino (nato a Youngstown, OH ma figghiu di Lenny, nativo di Bagheria, PA), è impressionante. Proprio per questo la battezzai con quel nome. Quel volpone de ‘Ndonio aguzzò la vista. Mizzeca ca forte ca è. E’ uno degli orgogli di questa pallavolo. Appena usciranno le domande per l’aereonautica, lei farà da aereo e pilota. Boom Boom Mancini.
15 Futuro da poter scrivere in lettere maiuscole. Poche presenze in panchina. Poi, solo Under 16.
1°COACH. Da quei paesini “puliti†dell’entroterra casertano. Vicino ad una spiaggia che negli anni ‘70 e inizi ’80 era la migliore organizzazione di turismo del posto (saune, organizzazione da far invidiare la Riviera Romagnola): Baia Domizia e Castel Volturno. Il suo paese: Cancello ed Arnone. Non un semplice coach, ma un autorità . Apprezzato da chiunque le conosce. Il Baffo Vincente.
2°COACH. Un pezzo di pane. Molto self-controll. Un grande. Lui mi chiamò per la prima volta a dare una mano alle palleggiatrici. Che emozione vedere la palla alzata sotto i propri occhi. Fantastico.
 
DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE. Di pochissime parole, molto tecnico e preciso. Ave nu picciriddu beddissimu.
 
PRESIDENTE. Un SIGNORE, in bontà ed intelligenza.
DS. Ci sta dentro a questa società . Lui è un factotum.
DIRIGENTI. Da chi urla agli arbitri “per farli svegliare†(un buon giorno semplice non sempre fa bene) ad un “Giant†barese che mette tutti in riga.
ADDETTO STAMPA (IO). Segnapunti, scribacchino, dà una mano agli allenamenti. Fa tante cose, qualche volta lo fa bene. Ha a cuore le pallavoliste.
Sognare non è un reato. E dico, GRAZIE PALLAVOLO FONDI….

Updated: Giugno 10, 2014 — 3:30 pm

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