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Dal 1976 incredibilmente vera

Il punto finale della stagione per Nuova Itri e Citta' di Minturno Marina

antonio capotostoMeno male che c’è stata la vittoria azzurra a metabolizzare –anche- la prima domenica senza calcio dilettantistico, perché eravamo abituati ormai ai weekend in compagnia di Nuova Itri e Città di Minturno Marina. E non dimentichiamo la Pro Calcio Lenola, la quale ha sofferto nel corso della regular season ma che è uscita indenne dalle Forche caudine dei play out. Tutto o niente: è lo slogan che accompagna i biancazzurri da sei stagioni, da quando sono tornati a calcare i tempi del secondo torneo regionale. Se negli anni scorsi la squadra biancazzurra non è mai riuscita ad arginare l’ostacolo del primo turno, stavolta è arrivata fino in fondo, superando anche un avversario come l’Almas Roma (il cui settore giovanile ha sfornato non pochi calciatori professionistici). La stagione degli uomini di Parisella è strettamente collegata a quella dei cugini rossoblu, e non solo dal punto di vista toponomastico. E il blitz del Città di Minturno sotto il Castello medievale ha rappresentato lo spartiacque della stagione itrana, perché dopo quella partita i biancazzurri hanno messo la freccia per svoltare definitivamente verso la strada diretta ai primi posti della classifica. E al Carafa i ragazzi di Pernice hanno sconfitto per la prima volta gli ‘altri’, proprio quando la Nuova Itri accusava una leggera flessione (senza dimenticare la serie positiva interrotta ad Alatri) e il pari interno con il pericolante Calcio Sabaudia. E il ko casalingo con la Nuova Cassino? Ha lanciato la squadra (o meglio l’ex) di Pecoraro verso la vittoria del torneo, ma forse ha cementato ulteriormente il gruppo biancazzurro. E i rossoblu? Dalle parti del Carafa si aspetta il risultato del Rieti, ma comunque vada quella del Città di Minturno resta una grande stagione, senza dimenticare quel primo posto toccato per diverse giornate e l’esordio di alcuni giovani davvero promettenti. E Rolando Conte da lassù sarebbe contento ugualmente dei suoi ragazzi. O ‘ragassi’, come direbbe un altro grande del calcio.

Updated: Giugno 15, 2014 — 4:56 pm

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