Ieri mattina la giornalista sotto scorta Marilena Natale è stata ospite dell’Istituto “Pacinotti” per un incontro sui temi della legalità che si è tenuto nell’auditorium “Sergio Preti”. Marilena
è una donna e una giornalista forte, coraggiosa. Una patriota possiamo dire, per la “garra” con cui difende la sua terra: l’Agro aversano, un tempo terra di lavoro, da almeno vent’anni terra di veleni. Perché la criminalità organizzata autoctona, il clan dei casalesi, nel casertano ed in parte della provincia di Napoli ha fiutato ed intrapreso il business del riciclaggio criminale dei rifiuti, speciali e pericolosi: veleni! La prassi è sbrigativa: una enorme buca nel terreno scavata nottetempo, colmata di rifiuti e ricoperta di terra. È come sotterrare una bomba ad orologeria: per quanto non esistano studi epidemiologici generali, negli ultimi vent’anni in Campania è scoppiata un’autentica emergenza sanitaria, con la crescita esponenziale di alcune malattie tumorali, falde idriche, produzioni agricole e zootecniche contaminate.
Marilena al “Pacinotti” ormai è di casa. L’approccio anche quest’anno è stato immediato, e i ragazzi lo hanno apprezzato: “Sono Marilena Natale, faccio la giornalista per la mia terra, per la mia gente”. Da otto anni sotto scorta: “Stavo andando allo stadio per la partita del Napoli, quando mi hanno convocato alla Direzione Distrettuale Antimafia per dirmi che non sarei stata più sola. Ero nel mirino della famiglia Schiavone, mi davano la scorta. Volente o nolente. In pratica mi toglievano la libertà, condizionavano anche la mia professione. Chi parla con una giornalista che è costantemente seguita da due ‘sbirri’?! Poi, con il passare degli anni, la scorta è entrata nella mia vita, come se fossero famigliari. E non vorrei mai che facessero loro del male perché qualcuno vuole farmi pagare per quello che dico, scrivo e faccio”. Il messaggio di Marilena Natale ai ragazzi, che l’hanno seguita, molto coinvolti: “Rispettate le regole ragazzi, è importante. Meglio spettinati per il casco, che all’obitorio con la testa spaccata”. Cruda, determinata, coraggiosa: Marilena Natale.

