L’assessore regionale Palazzo, in qualità di paziente, ha comunicato di aver ricevuto, presso il reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Terracina, cure e servizi di eccellenza.
Ci uniamo agli elogi per l’impegno, la dedizione, la competenza e la professionalità di tutto il personale sanitario del reparto, a partire dal primario, per aver garantito interventi chirurgici riusciti e un follow-up attento e tempestivo.
Tuttavia è necessario che la Asl di Latina non perda di vista e non sottaccia, come purtroppo è avvenuto con il comunicato del 25 marzo scorso, la realtà più ampia che si cela dietro queste lodevoli testimonianze come quella che continua a caratterizzare diversi settori e reparti dell’assistenza sanitaria dell’ospedale.
In più occasioni abbiamo segnalato questo stato di cose, in particolare nei reparti di Pronto Soccorso, Medicina Generale e in quelli specialistici, che si trovano ancora oggi a fare i conti con la carenza di medici, infermieri e posti letto.
Questo stato di emergenza costringe, da un lato, il personale in servizio a sostenere turni interminabili e un carico di lavoro insostenibile e, dall’altro, i pazienti – soprattutto quelli affetti da patologie gravi – a lunghe attese e disagi.
Del resto, è sotto gli occhi di tutti la persistente criticità del Pronto Soccorso, dove non è raro che il presidio sia affidato a un solo medico. È inoltre evidente il calo strutturale dei posti letto attuali rispetto a quelli del 2023 (che, per inciso, sono gli stessi previsti nel piano aziendale della ASL recentemente approvato).
Perciò non ci si può accontentare di esaltare un singolo o più episodi positivi in un reparto, senza affrontare le problematiche strutturali che riguardano la gestione dei reparti, la carenza di personale e le condizioni di lavoro.
La ASL deve ripristinare i posti letto in degenza previsti dal proprio atto aziendale, garantendo al contempo il rispetto degli standard di organico per medici e infermieri, in particolare nel Pronto Soccorso, come indicato nella dotazione prevista.
La sfida per la ASL di Latina e per tutte le istituzioni sanitarie, e’ quella di garantire all’ospedale di Terracina che ogni paziente indipendente dalla patologia o dalla gravità del caso, possa accedere a cure tempestive e adeguate.
Ora è dovere di tutti, a partire dal Sindaco ( quale responsabile delle condizioni di salute della città) a impegnarsi concretamente a garantire i livelli essenziali di assistenza al pronto soccorso e tutelare il diritto alla salute della comunità, risolvendo, in primis, i problemi strutturali e le difficoltà sistemiche.
Solo così le “eccellenze” potranno diventare la regola, e non eccezioni da enfatizzare.
Arcangelo Palmacci -Segretario Provinciale di AZIONE e Segretario locale di Terracina
