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Dal 1976 incredibilmente vera

Grosse difficolta’ lavorative per il personale del 118 del sud pontino

Continuano senza freno le inadempienze del sistema Asl nei confronti del 118 laziale. L’ultimo episodio, per ordine di tempo, è stato un trasferimento effettuato dalle ambulanze del 118 di un paziente con uno “Stemi” dal reparto Utic di Formia.
Andiamo nello specifico. Con la diversificazione dei settori i servizi di trasferimento pazienti da reparto ad un altro ospedale (non considerati continuità di soccorso) vengono effettuati da un ente vincitore di appalto con l’ Asl di Latina.
In particolare per il territorio di Formia c’è una postazione “h 24” medicalizzata e una “h12” ubicata all’ interno dell’ Ospedale “Dono Svizzero” in quanto azienda facente parte dell’Asl. Servizio inverso per il 118 (Ares e Aziende private) che effettuano trasferimenti di continuità di soccorso (cioè dal Dea di Formia) all’ Ospedale di riferimento (Latina o Roma), a Formia vi sono due ambulanze infermieristiche -una h24 ed una h12- mentre vi è la presenza di un’ automedica che copre il vasto territorio che comprende i comuni di Castelforte, Minturno, Formia, Itri, Gaeta e parte di Sperlonga.
Una difficoltà logistica per gli operatori del 118 che va a sfidare giornalmente le carenze strutturali che gli Ospedali presentano. Quello verificatosi è un episodio che va posto alla ribalta in quanto per l’ennesima volta il territorio è stato scoperto e privato di un medico di un’ ambulanza perché un paziente ricoverato al mattino presso un reparto formiano che fa funzioni operatorie e di ricovero fino alle 14 decide nel pomeriggio di porre fine alla degenza del malcapitato paziente
Ed in quel momento, senza personale, vi si incontrano difficoltà logistiche che il personale del 118 deve puntualmente portare al termine con tempestiva efficacia e professionalità.
 
I LAVORATORI

Updated: Gennaio 26, 2017 — 11:59 pm
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